Anno: 2021

La tecnica Ergon

E’ un approccio terapeutico basato sull’evidenza che combina manipolazioni statiche e dinamiche dei tessuti molli del corpo con attrezzature cliniche speciali per il trattamento delle patologie neuro-muscolo-scheletriche

 

Questa particolare tecnica consente ai terapeuti certificati ERGON® di:

👉Valutare con precisione le aree miofasciali ad alta sensibilità
👉Ripristinare la funzione biomeccanica delle articolazioni:
-sciogliendo le aderenze
-riacquistando il normale rollio miofasciale
-riducendo lo spasmo
-riducendo il dolore muscolare

👉Valutare eventuali patologie fasciali
👉Avvicinarsi a zone difficili da raggiungere per le dita umane
👉Intervenire attivamente sui legami crociati di rilascio dei tessuti duri tra connettivo
👉Ripristinare il range di movimento delle articolazioni in un numero minimo di sedute di trattamento
👉Trattare efficacemente la maggior parte delle patologie / lesioni muscoloscheletriche
👉Provoca reinserimento controllato e mirato in caso di scarsa guarigione (tendinosi / lesioni da uso eccessivo)
👉Stimolare i processi anabolici nei tessuti connettivi (fibre di collagene)
👉Accelerare il tessuto attraverso l’attivazione dei fibroblasti
👉Facilitare i cambiamenti di riflesso nei modelli di attivazione muscolare cronicamente scorretti
👉Guarire efficacemente la maggior parte delle lesioni neuro-muscoloscheletriche o Aumentare la tensione prodotta in una o più articolazioni
👉Combinare tecniche (tecnica ERGON® e chinesioterapia) Facilita la riabilitazione funzionale

Tecar (o diatermia specifica)

Il processo della Tecar terapica consiste nel produrre calore ENDOGENO => Il calore si genera all’interno dei tessuti

SI BASA SUL PASSAGGIO DI ELETTRICITÀ NEL CORPO

 

STIMOLA UNA BIOSTIMOLAZIONE ovvero porta sangue ai tessuti con l’effetto di:
👉accelerare il metabolismo
👉aumentare la temperatura
👉migliorare la microcircolazione
👉velocizzare la riparazione dei tessuti perchè: ➡️AUMENTO OSSIGENO

UTILE PER:
👉Versamenti/edemi
👉Strappi
👉Dolori muscolari
👉Legamenti
👉Ossa
👉Tendini

 

➡️Consiglio sempre una valutazione Osteopatica prima di utilizzare un elettromedicale poiché un tessuto viene sovraccaricato e si infiamma quando lavora troppo o male.
Corretta la postura e ridotto il sovraccarico locale il tessuto tenderà a disinfiammarsi e per velocizzare la guarigione è utile utilizzare la Tecar localmente.

L’osteopatia nell’adolescenza

L’adolescenza rappresenta la fase del cambiamento che porta il bambino perdere le caratteristiche tipiche dell’infanzia, fino a raggiungere la struttura fisica, e lo sviluppo psichico ed affettivo dell’età adulta.

In questo momento della vita la postura può essere influenzata sia da una crescita veloce che da cambiamenti sul piano psicologico e dei rapporti con gli altri. Può essere il periodo di esordio di disturbi come mal di schiena e dolori muscolari, o disturbi viscerali come problematiche digestive, o ancora cefalee.

L’osteopatia come può aiutare

L’osteopatia in questa fase può prevenire disturbi nell’età adulta, dovuti all’instaurarsi di una postura scorretta durante la crescita, e aiuta il ragazzo a gestire meglio i cambiamenti sia sul piano fisico che psichico. Inoltre è fondamentale come prevenzione agli infortuni negli adolescenti che praticano attività sportiva.

L’osteopatia come interviene

Concretamente il trattamento osteopatico può aiutare a ridurre le tensioni muscolari, migliorando la postura, e disturbi a livello viscerale, grazie alla possibilità di interazione con sistema nervoso autonomo.

L’osteopatia nell’età evolutiva

Il parto è un evento stressante per la madre tanto quanto per il bambino, il quale, a seconda del tipo di parto che ha sperimentato, può aver subito qualche piccolo trauma. Lo scheletro malleabile infatti assiste il bambino durante il processo di nascita, ma può anche renderlo vulnerabile a sollecitazioni di tipo biomeccanico durante il parto.

L’osteopatia come può aiutare

Il trattamento osteopatico è indicato sin dalle prime settimane di vita per ripristinare al più presto il benessere del neonato, e per tutta l’età evolutiva. I primi sei-nove anni sono importantissimi per lo sviluppo della struttura ossea e articolare e per l’ossificazione. Le tecniche osteopatiche sono molto efficaci nel condizionare questo sviluppo affinché avvenga nel modo più fisiologico possibile.

L’osteopatia come interviene

Dopo un’accurata anamnesi e attraverso una palpazione dolce, indolore e ben tollerata dal bambino, l’osteopata tratta le tensioni muscolari e membranose e le disfunzioni articolari per permettere un corretto sviluppo posturale, prevenendo possibili disturbi in un età successiva.
Aree di intervento:

  • Irritabilità
  • Disturbi del sonno
  • Difficoltà nell’alimentazione, difficoltà nella poppata
  • Disturbi del sistema digestivo come reflusso, rigurgito, coliche gassose, stipsi
  • Plagiocefalie
  • Torcicollo miogeno congenito
  • Otiti ricorrenti
  • Problemi posturali
  • Scoliosi
  • Cefalee
  • Asma
  • Malocclusioni

L’osteopatia in gravidanza

In gravidanza il corpo della donna va incontro a una grande varietà di cambiamenti fisiologici che riguardano l’equilibrio ormonale, la circolazione, la struttura e la biomeccanica muscolo-scheletrica. In particolare l’adattamento delle curve della colonna vertebrale e la modificazione del centro di gravità dovute alla crescita del bambino in utero, possono portare al manifestarsi di alcuni disturbi come dolore lombaredolore pelvico, sciatalgia, dolore cervicale, gonfiore alle gambe, reflusso gastro-esofageo e incontinenza urinaria da sforzo. Ma anche occuparsi del nuovo bambino dopo il parto può mettere sotto pressione il corpo della madre: l’allattamento, il sonno interrotto, il peso del neonato, lo spingere la carrozzina, sono tutti fattori che possono creare zone di tensione nel corpo.

L’osteopatia come può aiutare

Il trattamento osteopatico ha lo scopo di individuare e ridurre le tensioni del corpo della madre, alleviandone i sintomi e portando il suo organismo in uno stato di equilibrio.

Inoltre il trattamento osteopatico può essere un valido aiuto per prepararsi alla fase espulsiva del parto, poiché prepara i tessuti del bacino rendendoli più elastici e mobili, e al periodo del post-partum, velocizzando il ripristino dell’equilibrio viscerale e muscolo-scheletrico.

L’osteopatia come interviene

Vengono utilizzate tecniche dolci e molto leggere, prestando sempre attenzione alla sicurezza della mamma e del bambino. Il trattamento è utile sia nella risoluzione dei sintomi comuni presenti in gravidanza sia nel favorire l’elasticità e la mobilità articolare del bacino, facilitando sia il travaglio che la fase espulsiva.

Y-Strap

Lo strumento Y-Strap è uno strumento di allungamento per eseguire la decompressione manuale della colonna vertebrale.
Questo strumento di allungamento della colonna vertebrale consente l’allungamento della colonna vertebrale supportando la regione sub-occipitale del cranio per decomprimere le parti cervicali, dorsali e lombari della colonna vertebrale

➡️La trazione spinale è una tecnica usata per allungare la colonna vertebrale allungando i dischi tra le vertebre che vengono cosi decompresse.
L’obiettivo principale di allungare la colonna vertebrale è:
👉Rilassare i muscoli
👉Aumentare il divario intervertebrale del forame (lo spazio tra le vertebre)
👉Ridurre la pressione sui nervi situati nella colonna vertebrale

Vi sono molti modi per eseguire la decompressione della colonna vertebrale, alcuni dei quali sono:
👉Allungamento per gravità:
appendendosi a testa in giù per allungare la parte inferiore e superiore della colonna vertebrale
👉Decompressione completamente manuale:
usare le mani per afferrare la parte
posteriore della testa e la fronte per tirare la testa nell’asse Y
👉Decompressione manuale basata su strumenti:
sono disponibili molti strumenti
per allungare la colonna vertebrale. Per applicare la forza usano elastici, pesi,
gravità o forza umana per decomprimere la colonna vertebrale
👉Decompressione della colonna vertebrale meccanica / motorizzata:
macchine progettate per eseguire automaticamente la decompressione della colonna vertebrale e utilizzare energia elettrica

🤔Trazione manuale vs trazione meccanica motorizzata:
La trazione manuale è stata scelta per decenni in quanto è semplice da eseguire, non richiede attrezzature costose e la persona che pratica l’allungamento può ottenere un feedback verbale e tattile continuo con il paziente.
Mentre le soluzioni motorizzate non necessitano dell’interazione umana durante il movimento di stretching, andando cosi ad eliminare le abilità palpatorie dell’operatore

Text Neck

La Text neck conosciuta come “sindrome da smartphone” è un insieme di sintomi della schiena ed del tratto cervicale, causati dall’uso improprio di smartphone e, in misura minore, di tablet e schermi del computer.

Il peso del capo in posizione eretta si aggira tra i 4,5 e i 5,5 kg, mentre nel momento in cui si protende il collo in avanti e verso il basso il carico sul rachide cervicale può aumentare fino a 27 kg e questo può portare nel tempo ad un cambiamento fisiologico e sintomatologico.

Tra i sintomi abbiamo tensione costante e progressiva della muscolatura, contratture, vertigini e mal di testa. In più ci può essere anche perdita della curva fisiologica cervicale o addirittura inversione di curva, degenerazione artrosica, protrusioni ed ernie.

Disturbi temporo-mandibolari

I disturbi temporo-mandibolari sono problematiche legate all’articolazione temporo-mandibolare (ATM) o ad altre strutture che si inseriscono in questa zona come legamenti, muscoli e tendini.

L’approccio osteopatico prevede, oltre al trattamento della zona dolente, la ricerca della causa primaria dello scompenso; attraverso i test e l’osservazione si arriva a capire che i vari sintomi riportati dal paziente come mal di testa, cervicalgia e bruxismo possono dipendere da una problematica riguardante l’articolazione temporo-mandibolare.

 La valutazione dell’osteopata può essere utile per suggerire l’intervento da parte di figure professionali come l’ortodonzista o lo gnatologo al fine di modificare l’atteggiamento occlusale e di conseguenza avere anche ripercussioni positive su postura e colonna vertebrale. Il trattamento osteopatico può accelerare ed ottimizzare le soluzioni ortodontiche come apparecchi e protesi.

Le tecniche manuali a cui si ricorre sono concentrate sulla colonna vertebrale, sulle articolazioni, sui legamenti e i muscoli della mandibola (massetere, pterigoidei e temporale sono quelli più soggetti ad accorciamento). La manipolazione agisce allentando le tensioni e ripristinando la mobilità delle articolazioni.

Cefalea muscolo-tensiva

E’ il tipo di cefalea più diffuso al mondo, caratterizzato da contrazione involontaria e continua dei muscoli del collo e delle spalle, associata a condizioni di affaticamento e tensione. Il dolore si può distribuire nella zona delle tempie, fronte, nuca oppure diffuso in tutto il capo, solitamente bilateralmente. Può essere episodica (dai 30 minuti ai 7 giorni) oppure cronica (per almeno sei mesi all’anno, per più di 15 giorni al mese).

Il trattamento manipolativo osteopatico può essere utile nella gestione del dolore andando a trattare le varie disfunzioni somatiche della zona, come quelle a livello vertebro-cervicale, soprattutto a livello di C1 e C2 per la relazione con la dura madre attraverso il ponte miodurale, e muscolare in particolare trigger points e tender points a livello di muscoli suboccipitali, trapezio, temporale e SCOM.

Inoltre anche la stasi liquida a livello cranico può essere un fattore favorente i sintomi, per cui il drenaggio dei seni venosi del cranio può rivelarsi efficace.
Anche altre tecniche cranio-sacrali, come la compressione del quarto ventricolo, possono essere vantaggiose per la sintomatologia.

Oltre al trattamento manipolativo, l’osteopata può essere d’aiuto dal punto di vista bio-psico-sociale e metabolico suggerendo posture più corrette in ambito lavorativo o abitudinario e a cercare di diminuire lo stress (fattore influente sul dolore mio-tensivo) evitando conflitti e praticando sport.

Reflusso gastro-esofageo

Il reflusso gastro-esofageo è la risalita di contenuto acido dello stomaco all’interno del canale esofageo. 


La causa più comune di questo fenomeno è l’alterata funzionalità dello sfintere tra esofago e stomaco ovvero il cardias, un’altra causa meno comune può essere il rallentamento dello svuotamento gastrico (più tempo rimane nello stomaco maggiori saranno le probabilità di reflusso).

Il trattamento osteopatico può essere utile nel miglioramento dei sintomi tramite tecniche viscerali sul tratto gastro-esofageo e tecniche sul rilasciamento fasciale del diaframma, il quale contornando lo sfintere esofageo influisce indirettamente sulla sua efficienza.

Anche il tratto vertebrale dorso lombare può essere particolarmente importante per la continuità anatomica tramite i pilastri del diaframma e la corrispondenza metamerica della zona gastrica ed esofagea.